Sabbiatura metalli: i vantaggi, a cosa serve e guida alla scelta
Nelle lavorazioni di ripulitura delle lamiere o dei particolari in metallo l’uso delle sabbiatrici è molto diffuso. I vantaggi sono molti rispetto ad una pulizia eseguita con abrasivi tradizionali come spazzole, dischi, carte vetrate.
I vantaggi della sabbiatura
- Il primo vantaggio è quello di poter raggiungere tutta la superficie anche in angoli, spigoli o insenature. Si pensi ad un motore, ai riduttori di giri, agli ingranaggi ecc… difficilmente si può effettuare un’adeguata pulizia di questi con altri sistemi.
- Grazie ad un controllo visivo immediato e ad una rimozione progressiva con l’utilizzo della pistola, la superficie ottenuta dopo la sabbiatura sarà molto più omogenea ed uniforme. A seconda del tipo di superficie da pulire viene scelto il trattamento più adeguato. Ad esempio se i manufatti sono delicati sarà scelta una sabbiatura con pressione più leggera con polveri dai granuli molto fini.
- Con la sabbiatrici è possibile lavorare tantissimi materiali: tutti i metalli, il vetro, la ceramica. Poco utilizzata invece sul legno.
A cosa serve la sabbiatura?
La sabbiatura è un metodo di preparazione delle superfici dei metalli che viene usato per:
- Rimozione della ruggine
- le riparazioni meccaniche, per rimuovere morchie di grasso e residui di vernice
- riparazione e manutenzioni di stampi per lavorazioni su lamiere o per fusioni sia in terra che in conchiglia
- lavorazioni artistiche su vetro
In generale la sabbiatura serve per restauri accurati, per pulire le superfici e riportarle al proprio stato originario prima di procedere nuove fasi di lavorazione, tra cui la saldatura e la verniciatura.
Questo metodo trova ampia applicazione nel metallo in quanto consente di eliminare ruggine o residui di vernici di cancellate, travi, ecc… in modo da preparare facilmente il fondo per una successiva riverniciatura o altri trattamenti.
Materiali utilizzati per la sabbiatura
I granuli che comunemente vengono utilizzati in sabbiatura sono: Sabbia di corindone, Sabbia di vetro o graniglie metalliche. Le differenze principali sono il potere abrasivo ed il costo. Vediamoli insieme.
Sabbia di corindone
La sabbia di Corindone bruno è l’abrasivo più costoso e si utilizza generalmente in grana 36 o grana 80. Ha un alto potere abrasivo ed è della stessa famiglia di abrasivo che viene utilizzato per la realizzazione della carta, delle mole ed utensili abrasivi in genere. Consigliato per la sabbiatura di acciai al carbonio.
Sabbiatrice 0878 con aspiratore 230V + corindone bruno gr.80
Sabbia di vetro
La sabbia di vetro abrasivo mediamente meno costoso rispetto al corindone che viene utilizzato per sabbiatura o pallinatura dell’acciaio inossidabile, metalli nobili o per utilizzi artistici nella lavorazione del vetro. Le microsfere di vetro hanno un’ottima resistenza all’impatto e hanno un ridotto potere di asportazione dei metalli. Sono fornibili in diverse granulometrie dalla 40 a 800 micron. La granuloteria generalmente più scelta per utilizzi standard è 200/300 micron.
Graniglie metalliche per sabbiatura
Sono graniglie di metallo che generalmente vengono utilizzate nelle fonderie e processi industriali automatici o dove è richiesta alta asportazione a basso costo. Occorrono impianti di sabbiatura specifici per poter utilizzare al meglio questo tipo di graniglie. Non possono essere utilizzate su acciai inossidabili perchè andrebbero ad inquinarlo (in questo caso puoi ricorrere a graniglie inox).
Quale sabbiatrice scegliere?
Il principio di funzionamento delle sabbiatrici è quello di sfruttare la pressione dell’aria compressa e spingere polveri sulla superficie da trattare; queste macchine sono generalmente composte da un serbatoio contenente l’abrasivo, un tubo e un ugello di sabbiatura ma i suoi elementi possono variare a seconda della tipologia scelta di sabbiatrice scelta.
Esistono 3 tipologie di sabbiatrici:
- Sabbiatrice a pistola: ideale per piccole e basiche esigenze di sabbiatura. E’ come una pistola di verniciatura, ha un serbatoio integrato con un volume massimo di 0.9 litri circa. Indicato per lavorazioni di bordi esterni ed interni di porte, paraurti, piccoli telai o soglie.
- Sabbiatrice a cabina da banco: è composta da una mini cabina posizionabile su un banco di lavoro. In base al modello l’azionamento può essere comandato con il pedale o tramite il grilletto della pistola. Hanno generalmente un contenitore di sabbia da 5 a 10kg.
Sabbiatrice da banco 0487 Fervi
- Sabbiatrici a cabina da terra: sono indicate per utilizzi medi e professionali. Sono disponibili di diverse grandezze e ti permettono di avere più spazio alle esterno. Grazie a una porta laterale puoi caricare anche particolari più pesanti.
Alcuni modelli di sabbiatrici a cabina possono essere fornite anche con aspirazione e relativi filtri. Questo dispositivo consente di aspirare le polveri che si creano all’interno della cabina in modo da migliorare la visibilità durante le lavorazioni, recuperare meglio la sabbia e non disperderla nell’ambiente.
Come modulare l’efficacia della sabbiatura?
Per controllare e regolare la quantità di area asportata ci sono due metodi:
Il primo è quello di regolare la pressione dell’aria compressa immessa, maggiore è la pressione e maggiore sarà la velocità e la quantità di granulo spinto sul particolare.
Il secondo metodo è quello di regolare la pressione al massimo quindi avvicinare o allontanare l’ugello della pistola in modo da modulare il flusso senza agire sulla pressione impostata.
Aria compressa per sabbiatrici: quanta ne serve e alcune accortezze da sapere.
Le sabbiatrici hanno un consumo di aria compressa che varia dai 200 ai 1000 lit/min, a seconda della macchina e dell’ugello utilizzato. Maggiore sarà la dimensione da 4mm a 8mm e maggiore sarà la richiesta di aria. L’aria compressa, inoltre, per mantenere un adeguato livello di velocità e quindi di asportazione del granulo dovrà restare tra i 6 e gli 8 bar.
Quello che ricordiamo sempre ai nostri clienti è che per avere una sabbiatrice efficiente è necessario avere un impianto di produzione di aria compressa adeguato. La sabbiatura infatti richiede una grande quantità di aria prodotta e se quindi non si ha un compressore correttamente dimensionato non si otterranno dei risultati soddisfacenti.
Prima di valutare l’acquisto di un sabbiatrice verifica la potenza del compressore a disposizione per evitare di avere una la sabbiatrice inutilizzabile!
È importante, inoltre, prestare attenzione alla qualità dell’aria compressa utilizzata dalle sabbiatrici. L’aria compressa, soprattutto nelle stagioni calde, è inevitabilmente, ricca di umidità e quindi genera condensa. Immagina il risultato disastroso che ne può uscir fuori dall’accoppiata condensa + sabbia.
E’ quindi raccomandato avere nell’impianto di aria compressa dei dispositivi che la rendono secca come i separatori a ciclone SA o gli essiccatori frigoriferi che riescono – o per forza centrifuga o per bassa temperatura – ad eliminare la condensa generata dai compressori d'aria.
I DPI ed altre precauzioni per la sabbiatura
Quando si effettuano le operazioni di sabbiatura devi evitare di avere parti del corpo scoperte. Ti consigliamo:
- maschere o sistemi di protezione delle vie respiratorie e degli occhi con alimentazione di aria dall’esterno che ti evitano di inspirare la grande quantità di polveri che si genera (nel caso di sabbiatrici a cabina la gran parte delle polveri rimane confinata ma è sempre raccomandato proteggersi perché si potrebbero verificare delle fuoriuscite improvvise di polveri)
- modelli sigillati di occhiali protettivi per non far entrare la polvere
- guanti abrasivi adeguati, in quanto le mani sono le prime ad essere “investite” dalle polveri abrasive.
Per la sabbiatura dell’allumino a differenza degli altri metalli occorre fare molta attenzione perché le polveri generate rientrano nella classe St.2/St.3 in cui è specificato che sono a rischio di esplosione quindi tutti gli impianti di aspirazione ed abbattimento devono essere conformi alla normativa ATEX.
Infine per quanto riguarda l’usura e lo smaltimento delle polveri, queste una volta scagliate vengono recuperare e rilanciare all’interno del sistema. Dopo un certo numero di cicli, che varia a seconda del materiale e delle condizioni del particolare da lavorare, le polveri che si saranno miscelate con i residui rimossi vanno smaltite. Ricorda che queste polveri sono generalmente identificate con il codice CER 12.01.16 e 12.01.17, proprio per questo non possono essere smaltite nell’indifferenziata ma si deve ricorrere a imprese autorizzate.