A cosa servono i blocchetti Johnson?

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I Blocchetti pianparalleli o anche detti Blocchetti Johnson (nome dello svedese che li brevettò) sono degli strumenti indispensabili per la verifica di molti strumenti utilizzati in officina come i calibri.

Le norme di qualità ISO 9001 li hanno inseriti come indispensabili. I blocchetti di riscontro, infatti, se corredati di certificazione di taratura ACCREDIA o di altri istituti di certificazione riconosciuti a livello internazionale, sono utilizzati come “misura nota” con cui confrontare gli altri strumenti in officina. Fungono infatti da strumenti primari per verificare il grado di scostamento delle misure degli altri.

Conformi alla norma ISO 3650 – DIN 861e BS 4311, i blocchetti Johnson possono essere in acciaio temprato, ceramica di zirconio o in metallo duro (Carburo di Tungsteno). Sono di forma quadrata o rettangolare e hanno un'elevatissima accuratezza di planarità e rugosità.


Quali blocchetti pianparalleli di riscontro scegliere?


I blocchetti pianparalleli sono realizzati in 3 differenti tipologie di materiale:

  • in acciaio temprato di alta qualità, che dopo il processo di formatura vengono trattati termicamente per conferire una elevata durezza 64HRC, laccati a specchio e oliati per evitare la corrosione.
  • in metallo duro (Carburo di Tungsteno), questi offrono una elevatissima stabilità dimensionale e consentono intervalli di taratura 2 o 3 volte più lunghi rispetta all’acciaio. Sono caratterizzati da un basso coefficiente di dilatazione per utilizzi anche a temperature diverse dai 20°C grazie alle elevate durezze (1500 HV). Hanno una buona resistenza alla corrosione e si possono utilizzare senza olii di vaselina.
  • in ceramica di zirconio, i quali hanno una resistenza meccanica molto elevata ed in caso di caduta accidentale l’integrità è spesso conservata. La ceramica è un materiale con alta resistenza alla corrosione e non subisce influenze magnetiche. Bisogna però stare attenti perché questa tipologia di blocchetti pianparalleli risultano molto fragili e vanno maneggiati con cura.


I blocchetti Johnson vengono costruiti con 4 diversi gradi di precisione a seconda dell'utilizzo che ne verrà fatto. 

  • Grado 2: solitamente più utilizzato direttamente in produzione e officina e sono in acciaio.
  • Grado 1: Fornibili in acciaio, ceramica di zirconio e metallo duro per la taratura degli altri strumenti di controllo.
  • Grado 0: Fornibili in acciao, ceramica di zirconio e metallo duro utilizzato prevalentemente in laboratori di calibrazione
  • Grado K: fornibili solo in ceramica di zirconio e metallo duro utilizzati in laboratori a temperatura controllata come campioni riferimento.


Come manipolare il blocchetto di riscontro?


Essendo strumenti primari vanno manipolati con estrema attenzione per evitare cadute accidentali, rigature o altro che possa comprometterli definitivamente.

È consigliato l’uso di guanti puliti per non lasciare impronte di grasso e per ridurre il riscaldamento degli stessi (i blocchetti sono soggetti a piccole ma significative variazioni dimensionali dovute alla temperatura di utilizzo). Infine è importante non farli venire a contatto con acqua o sostanze corrosive.

Una volta utilizzati, prima di riporli, pulire con alcool, asciugare e lubrificare con olio di vaselina.